Con milioni di persone costrette a rimanere a casa per aiutare a fermare la diffusione del COVID-19, molti hanno trovato modi creativi per rimanere virtualmente a contatto con happy hour, serate di trivia e feste di compleanno. E Zoom, una delle decine di servizi di videoconferenza, è salito ai vertici, grazie ad intense misure di restrizione e ad una profonda risonanza all’interno di questa nuova cultura del distanziamento sociale.
I download giornalieri dell’app Zoom sono aumentati di 30 volte rispetto all’anno scorsp e l’applicazione è stata la migliore app gratuita nel mondo dal 18 marzo, secondo Bernstein Research e Apptopia. Zoom ha affermato che gli utenti giornalieri sono saliti a circa 200 milioni a marzo, rispetto ai 10 milioni di dicembre.
Purtroppo, però anche Zoom ha sollevato dei piccoli problemi; questi relativi alla privacy sono aumentati intorno a Zoom, incluso il cosiddetto ” Zoombombing ” , in cui un utente malintenzionato potrebbe unirsi ad una riunione su Zoom e mostrare immagini esplicite o di disturbo. Il CEO Eric Yuan si è scusato giovedì scorso per i problemi di sicurezza e ha illustrato cosa sta facendo la società per risolvere tali problemi.
Ma da dove viene Zoom?
Zoom Video Communications è una società di videoconferenza di San Jose, in California, messa sotto i riflettori la scorsa settimana. Nell’ultimo mese questa app è diventata il miglior download gratuito in ogni App Store.
Solo nell’ultima settimana quasi 600.000 persone hanno scaricato l’app, un successo senza eguali, secondo Apptopia, che tiene traccia di ogni download di app mobili, tanto che le azioni di Zoom sono aumentate a vista d’occhio, rivalutando la compagnia a circa 29 miliardi, più delle compagnie aeree come Delta, American Airlines o United Airlines.
Zoom non era affatto preparato a questo momento pandemico, in cui ogni barriera restrittiva è stata valicata dalle videochiamate. Inizialmente, infatti, la principale base degli utilizzatori di Zoom erano dipendenti lavorativi con sessioni di formazione gratuite. Ma nessuna pianificazione avrebbe potuto prevedere l’emergere dell’azienda come fenomeno culturale utilizzato per ospitare feste, concerti, servizi religiosi e mostre d’arte.
Zoom vs Skype e co.
Perché Zoom? Perché non Skype, che esiste già dal 2003? O Google Hangouts o Facebook Messenger o Apple FaceTime? Che molto di recente hanno avuto una grossa spinta?
Zoom era già presente in molti college e scuole che lo utilizzavano già da prima di questo periodo. Lo scopo di questa applicazione è quello di consentire di parlare facilmente con più persone contemporaneamente, oltre ad avere alcune funzionalità che rispecchiano le funzioni dei social media. Un pulsante chiamato Touch Up My Appearance mette a fuoco il display del video, levigando la la tonalità della pelle del presentatore come un filtro Instagram. Gli sfondi personalizzati possono nascondere camere da letto disordinate e così via…
Inoltre, tanti utenti hanno scelto Zoom perché funziona. Paul Condra, analista tecnologico di PitchBook, afferma che l’affidabilità e la semplicità di Zoom lo hanno reso il migliore software di videoconferenza.
Zoom e Sicurezza
Purtroppo, però, non tutto ciò che è oro luccica e, ultimamente, si sta indagando sulle pratiche di privacy e sicurezza dell’azienda stessa.
Yuan, CEO dell’applicazione, ha promesso questa settimana di rafforzare la sicurezza dei dati e si è scusato.
“Riconosciamo di non essere all’altezza delle aspettative della nostra comunità e della nostra privacy“, ha dichiarato Yuan in un messaggio pubblicato online. “Zoom è stato progettato principalmente per l’utilizzo da parte di grandi aziende con i propri team tecnici per fornire supporto e protezione“.
“Non abbiamo progettato il prodotto con la previsione che, nel giro di poche settimane, ogni persona al mondo avrebbe improvvisamente lavorato, studiato e socializzato da casa“, ha affermato Yuan. “Questi nuovi casi d’uso per lo più da parte dei consumatori ci hanno aiutato a scoprire problemi imprevisti con la nostra piattaforma“.
Per questo ci raccomandiamo di utilizzare qualsiasi piattaforma di videoconferenza, con criterio!
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