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Design Thinking: dall’empatia ai test

Il Design Thinking è un processo interattivo che i team utilizzano per comprendere gli utenti, sfidare le ipotesi, ridefinire i problemi e creare soluzioni innovative per prototipare e testare. Coinvolgendo cinque fasi: Empatia, Definizione, Ideazione, Prototipo e Test, molto utili per affrontare problemi che sono mal definiti o sconosciuti.

Ma come mai il Design Thinking è così importante?

Nel progettazione dell’esperienza utente è fondamentale sviluppare e affinare le competenze per comprendere e affrontare i rapidi cambiamenti negli ambienti e nei comportamenti degli utenti. Il mondo è diventato sempre più interconnesso e complesso da quando lo scienziato cognitivo e premio Nobel Herbert A. Simon ha menzionato per la prima volta il design thinking nel suo libro del 1969, The Sciences of the Artificial , e poi ha contribuito con molte idee ai suoi principi.

Professionisti provenienti da una varietà di campi, tra cui architettura e ingegneria, hanno successivamente avanzato questo processo altamente creativo per soddisfare le esigenze umane nell’era moderna. Le organizzazioni del ventunesimo secolo di un’ampia gamma di settori trovano il design thinking un mezzo prezioso per risolvere i problemi per gli utenti dei loro prodotti e servizi. 

Le cinque fasi del Design Thinking


Fase 1: Empatia – Ricerca le esigenze dei tuoi utenti

Qui, dovresti acquisire una comprensione empatica del problema che stai cercando di risolvere, in genere attraverso la ricerca degli utenti. L’empatia è fondamentale per un processo di progettazione incentrato sull’uomo come il pensiero progettuale perché ti consente di mettere da parte le tue ipotesi sul mondo e ottenere una visione reale degli utenti e delle loro esigenze.

Fase 2: Definizione – Indicare le esigenze e i problemi degli utenti

È tempo di accumulare le informazioni raccolte durante la fase di Empatia. Quindi analizzi le tue osservazioni e le sintetizzi per definire i problemi principali che tu e il tuo team avete identificato. Queste definizioni sono chiamate dichiarazioni di problemi. Puoi creare le cosiddette personas prima di procedere ideazione.

Fase 3: Ideazione – Sfida i presupposti e crea idee

Ora sei pronto per generare idee. Il solido background di conoscenza delle prime due fasi significa che puoi iniziare a “pensare fuori dagli schemi”, cercare modi alternativi per visualizzare il problema e identificare soluzioni innovative per la dichiarazione del problema che hai creato. Il Brainstorming è particolarmente importante in questa fase.

Fase 4: Prototipo – Iniziare a creare soluzioni

Questa è una fase sperimentale. L’obiettivo è individuare la migliore soluzione possibile per ogni problema riscontrato. Il tuo team dovrebbe produrre alcune versioni ridotte e poco costose del prodotto (o funzionalità specifiche trovate all’interno del prodotto) per esaminare le idee che hai generato. Ciò potrebbe comportare semplicemente una prototipazione su carta.

Fase 5: Test – Prova le tue soluzioni

I valutatori testano rigorosamente i prototipi. Sebbene questa sia la fase finale, il pensiero progettuale è interattivo: i team spesso utilizzano i risultati per ridefinire uno o più problemi ulteriori . Quindi, puoi tornare alle fasi precedenti per apportare ulteriori modifiche e/o perfezionamenti – per trovare o escludere soluzioni alternative.

Ovviamente, queste fasi sono modalità diverse che contribuiscono all’intero progetto di design, per cui l’obiettivo primario sarà quello di ottenere una comprensione più profonda degli utenti e un’eventuale soluzione e/o prodotto ideale.

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