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Introduzione alla quotazione in borsa NASDAQ

La borsa NASDAQ è una delle principali borse valori del mondo, specializzata nella quotazione di società tecnologiche e innovative. Fondata nel 1971, la borsa NASDAQ ha sede a New York ed è una delle borse valori più importanti degli Stati Uniti. In questo articolo, esploreremo la borsa NASDAQ e i motivi per cui le aziende scelgono di quotarsi, i requisiti per la quotazione in borsa NASDAQ e i vantaggi che questa scelta offre alle aziende, nonché le differenze tra la borsa NASDAQ e altre borse valori.

Che cos’è la borsa NASDAQ e perché le aziende scelgono di quotarsi

La borsa NASDAQ è una borsa valori elettronica, che permette la negoziazione di azioni di società tecnologiche e innovative. La NASDAQ è stata fondata nel 1971 come National Association of Securities Dealers Automated Quotations, e nel tempo si è evoluta fino a diventare una delle borse valori più importanti al mondo.

Le aziende scelgono di quotarsi in borsa NASDAQ per diversi motivi. In primo luogo, la NASDAQ è una borsa valori specializzata in società tecnologiche e innovative, il che la rende particolarmente adatta per le aziende che operano in questo settore. In secondo luogo, la NASDAQ offre la possibilità di accedere a una vasta base di investitori, che possono acquistare le azioni dell’azienda e contribuire alla sua crescita. In terzo luogo, la quotazione in borsa NASDAQ può portare a un aumento della visibilità dell’azienda, migliorando la sua reputazione e il suo brand.

I requisiti per la quotazione in borsa NASDAQ e i vantaggi per le aziende

La quotazione in borsa NASDAQ richiede il soddisfacimento di determinati requisiti da parte dell’azienda. In primo luogo, l’azienda deve avere un valore di mercato di almeno 100 milioni di dollari e almeno 1,25 milioni di azionisti. In secondo luogo, l’azienda deve soddisfare determinati criteri finanziari, come un fatturato annuo di almeno 50 milioni di dollari e un utile netto di almeno 2,5 milioni di dollari. In terzo luogo, l’azienda deve rispettare determinati criteri di governance e di conformità normativa.

I vantaggi per le aziende che scelgono di quotarsi in borsa NASDAQ sono numerosi. In primo luogo, la quotazione in borsa NASDAQ può portare a un aumento della liquidità delle azioni dell’azienda, facilitando la loro vendita e il reperimento di fondi. In secondo luogo, la quotazione in borsa NASDAQ può portare a un aumento della visibilità dell’azienda, migliorando la sua reputazione e il suo brand. In terzo luogo, la quotazione in borsa NASDAQ può portare a un accesso più facile ai mercati dei capitali, con la possibilità di emettere obbligazioni e altri strumenti finanziari.

Le differenze tra la borsa NASDAQ e altre borse valori

La borsa NASDAQ si differenzia da altre borse valori per diversi motivi. In primo luogo, la NASDAQ è una borsa valori specializzata in società tecnologiche e innovative, mentre altre borse valori possono essere specializzate in settori diversi. In secondo luogo, la NASDAQ è una borsa valori elettronica, che permette la negoziazione di azioni in tempo reale tramite internet, mentre altre borse valori possono essere basate su modelli di negoziazione diversi. In terzo luogo, la NASDAQ offre la possibilità di accedere a una vasta base di investitori, che possono acquistare le azioni dell’azienda e contribuire alla sua crescita, mentre altre borse valori possono essere più limitate in questo senso.

Inoltre, la NASDAQ si differenzia da altre borse valori per la presenza di diversi indici azionari, come il NASDAQ Composite, che include tutte le azioni quotate sulla NASDAQ, e il NASDAQ-100, che include le 100 società più grandi quotate sulla NASDAQ. Questi indici possono essere utilizzati dagli investitori per valutare le prestazioni delle società quotate sulla NASDAQ e per orientare le proprie decisioni di investimento.

In conclusione, la borsa NASDAQ è una delle borse valori più importanti al mondo, specializzata nella quotazione di società tecnologiche e innovative. Le aziende scelgono di quotarsi in borsa NASDAQ per diversi motivi, tra cui l’accesso a una vasta base di investitori e l’aumento della visibilità dell’azienda. La quotazione in borsa NASDAQ richiede il soddisfacimento di determinati requisiti da parte dell’azienda, e offre numerosi vantaggi, come l’aumento della liquidità delle azioni dell’azienda e l’accesso più facile ai mercati dei capitali. La NASDAQ si differenzia da altre borse valori per diversi motivi, tra cui la specializzazione in società tecnologiche e innovative, la natura elettronica della borsa valori e la presenza di diversi indici azionari.

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Fasi della M&A: Negotiation, Closing e Post-Merger Integration

La M&A (Mergers and Acquisitions) è una pratica sempre più comune nel mondo degli affari, che consiste nell’unione di due o più aziende attraverso una fusione o l’acquisizione di una società da parte di un’altra. Il processo di M&A può essere suddiviso in diverse fasi, ognuna delle quali richiede attenzione e impegno da parte dell’azienda. In questo articolo, ci concentreremo sulla terza fase della M&A, ovvero la negotiation, sulla quarta fase della M&A, ovvero il closing, e sulla post-merger integration.

La negotiation è la fase in cui le due aziende negoziano i dettagli dell’operazione, come il prezzo di acquisto e le condizioni di pagamento. In questa fase, le due aziende cercano di raggiungere un accordo che sia vantaggioso per entrambe le parti. La negotiation può essere divisa in diverse sotto-fasi, come la presentazione dell’offerta, la valutazione dell’offerta e la negoziazione dei dettagli.

La presentazione dell’offerta è la fase in cui l’azienda acquirente presenta l’offerta di acquisto all’azienda target. In questa fase, l’azienda target può accettare o rifiutare l’offerta, o richiedere ulteriori informazioni o chiarimenti.

La valutazione dell’offerta è la fase in cui l’azienda target valuta l’offerta di acquisto, considerando i suoi vantaggi e i suoi svantaggi. In questa fase, l’azienda target può richiedere ulteriori informazioni sull’acquirente o sull’offerta, per valutare la sua affidabilità e i suoi obiettivi.

Infine, la negoziazione dei dettagli è la fase in cui le due aziende negoziano i dettagli dell’operazione, come il prezzo di acquisto, le condizioni di pagamento e le garanzie. In questa fase, le due aziende cercano di raggiungere un accordo che sia vantaggioso per entrambe le parti.

Il closing è la fase in cui l’operazione viene ufficialmente finalizzata. Durante il closing, l’azienda acquirente paga il prezzo di acquisto all’azienda target e acquisisce il controllo dell’azienda. In questa fase, le due aziende firmano il contratto di acquisto e vendita e si formalizzano le operazioni bancarie e legali necessarie per completare l’operazione.

La post-merger integration è la fase in cui le due aziende si integrano tra loro. In questa fase, l’azienda acquirente deve pianificare e gestire l’integrazione delle due aziende, considerando i loro processi, le loro culture e i loro dipendenti. La post-merger integration può essere divisa in diverse sotto-fasi, come la pianificazione dell’integrazione, l’implementazione dell’integrazione e la valutazione dei risultati.

La pianificazione dell’integrazione è la fase in cui l’azienda acquirente pianifica l’integrazione delle due aziende, considerando aspetti come l’organizzazione, la cultura, i processi e i dipendenti. In questa fase, l’azienda deve definire un piano dettagliato per l’integrazione, considerando i rischi e le opportunità dell’operazione.

L’implementazione dell’integrazione è la fase in cui l’azienda implementa il piano di integrazione, adottando le strategie e le soluzioni previste. In questa fase, l’azienda deve gestire le resistenze al cambiamento e garantire la continuità delle attività.

Infine, la valutazione dei risultati è la fase in cui l’azienda valuta i risultati dell’operazione di M&A, considerando i benefici e i costi dell’integrazione. In questa fase, l’azienda deve valutare se l’operazione ha raggiunto gli obiettivi previsti e se ha generato valore per l’azienda.

La negotiation, il closing e la post-merger integration sono fasi fondamentali del processo di M&A, che richiedono attenzione e impegno da parte dell’azienda. Una negoziazione attenta e una gestione accurata dell’integrazione possono ridurre i rischi e massimizzare i vantaggi dell’acquisizione.

Fornire esempi di casi in cui la negotiation, il closing e la post-merger integration sono state fondamentali per il successo dell’operazione di M&A può aiutare le aziende a comprendere l’importanza di queste fasi e a gestire il processo con maggiore consapevolezza e competenza. Ad esempio, la fusione tra le compagnie aeree americane Delta e Northwest nel 2008 ha richiesto una negoziazione attenta e una gestione accurata dell’integrazione delle due aziende, ma ha creato una delle compagnie aeree più grandi del mondo, generando benefici per entrambe le parti. Allo stesso modo, l’acquisizione di WhatsApp da parte di Facebook nel 2014 ha richiesto una negoziazione dettagliata e una gestione accurata dell’integrazione delle due aziende, ma ha permesso a Facebook di espandere la sua presenza nel mercato dei social media e di consolidare la sua posizione di leader del settore.

In conclusione, la negotiation, il closing e la post-merger integration sono fasi fondamentali del processo di M&A, che richiedono attenzione e impegno da parte dell’azienda. Affidarsi ad un advisor esperto come INVENETA può aiutare l’azienda a gestire queste fasi con maggiore consapevolezza e competenza, riducendo i rischi dell’operazione e massimizzando i vantaggi dell’acquisizione.

Leggi l’articolo “Introduzione alla M&A e alla sua importanza”.

Leggi l’articolo “IntrodFasi della M&A: Pre-negotiation e Due Diligence“.

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Fasi della M&A: Pre-negotiation e Due Diligence

La M&A (Mergers and Acquisitions) è una pratica sempre più comune nel mondo degli affari, che consiste nell’unione di due o più aziende attraverso una fusione o l’acquisizione di una società da parte di un’altra. Il processo di M&A può essere suddiviso in diverse fasi, ognuna delle quali richiede attenzione e impegno da parte dell’azienda. In questo articolo, ci concentreremo sulla prima fase della M&A, ovvero la pre-negotiation, e sulla seconda fase della M&A, ovvero la due diligence.

La pre-negotiation è la fase in cui le aziende identificano i potenziali obiettivi di acquisizione e iniziano a valutare se l’operazione ha senso. In questa fase, le aziende cercano di individuare le opportunità di crescita, valutando se l’acquisizione di una società può portare benefici significativi.

La pre-negotiation può essere divisa in tre sotto-fasi: la scelta dell’obiettivo, la valutazione dell’obiettivo e la preparazione all’acquisizione. La prima sotto-fase riguarda la scelta dell’obiettivo di acquisizione, ovvero l’identificazione delle aziende che possono essere interessanti per l’azienda acquirente. Questa scelta può essere fatta in base a diversi fattori, come la posizione geografica, le competenze, i prodotti o i servizi offerti.

La seconda sotto-fase riguarda la valutazione dell’obiettivo di acquisizione, ovvero la valutazione dell’azienda target per capire se l’operazione di M&A ha senso. In questa fase, l’azienda acquirente può fare un’analisi del mercato e della concorrenza, valutando le opportunità di crescita e le potenziali sinergie tra le due aziende.

Infine, la terza sotto-fase riguarda la preparazione all’acquisizione, ovvero la pianificazione dell’operazione di M&A. In questa fase, l’azienda acquirente deve preparare una strategia per l’acquisizione, considerando i rischi e le opportunità dell’operazione.

La pre-negotiation è una fase importante della M&A, che può influire significativamente sul successo dell’operazione. Una valutazione accurata dell’azienda target e una pianificazione attenta dell’operazione possono ridurre i rischi e massimizzare i vantaggi dell’acquisizione.

La seconda fase della M&A è la due diligence, ovvero la fase in cui l’azienda acquirente esamina dettagliatamente l’azienda target per capire i suoi punti di forza e di debolezza. Durante la due diligence, l’azienda acquirente può richiedere informazioni finanziarie, legali e operative sull’azienda target, per valutare la sua reale situazione e le potenziali problematiche.

La due diligence può essere divisa in tre sotto-fasi: la pianificazione della due diligence, la valutazione della situazione finanziaria e la valutazione della situazione operativa. La prima sotto-fase riguarda la pianificazione della due diligence, ovvero la definizione degli obiettivi della due diligence e la scelta dei professionisti che si occuperanno dell’analisi.

La seconda sotto-fase riguarda la valutazione della situazione finanziaria, ovvero l’analisi dei dati contabili dell’azienda target. In questa fase, l’azienda acquirente può richiedere informazioni sull’andamento del bilancio, sulle passività e sulle attività dell’azienda target, per valutare la sua situazione finanziaria e i potenziali rischi dell’operazione.

Infine, la terza sotto-fase riguarda la valutazione della situazione operativa, ovvero l’analisi delle attività operative dell’azienda target. In questa fase, l’azienda acquirente può richiedere informazioni sulle attività dell’azienda target, sui suoi dipendenti e sulla sua reputazione sul mercato, per valutare i potenziali rischi dell’operazione.

La due diligence è una fase critica della M&A, che può influire significativamente sul successo dell’operazione. Una valutazione accurata dell’azienda target può aiutare l’azienda acquirente a ridurre i rischi dell’operazione e massimizzare i vantaggi dell’acquisizione.

In conclusione, la pre-negotiation e la due diligence sono due fasi fondamentali del processo di M&A, che richiedono attenzione e impegno da parte dell’azienda. Una valutazione accurata dell’azienda target e una pianificazione attenta dell’operazione possono ridurre i rischi e massimizzare i vantaggi dell’acquisizione. Fornire esempi di casi in cui la pre-negotiation e la due diligence sono state fondamentali per il successo dell’operazione di M&A può aiutare le aziende a comprendere l’importanza di queste fasi e a gestire il processo con maggiore consapevolezza e competenza.

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Introduzione alla M&A e alla sua importanza

La M&A (Mergers and Acquisitions) è una pratica sempre più comune nel mondo degli affari, che consiste nell’unione di due o più aziende attraverso una fusione o l’acquisizione di una società da parte di un’altra.

In una fusione, due o più aziende decidono di unirsi per creare una nuova entità aziendale. Invece, in un’acquisizione, un’azienda acquisisce un’altra azienda e la incorpora nella sua struttura.

L’importanza della M&A per le aziende può essere vista da diverse prospettive. Innanzitutto, la M&A può fornire una ragione strategica per le aziende, poiché l’unione di due società può permettere di creare sinergie e sinergie di competenze, aumentando la capacità produttiva e migliorando la posizione competitiva sul mercato.

La M&A può anche avere una ragione finanziaria per le aziende, poiché l’acquisizione di un’azienda può portare ad un aumento del valore delle azioni sul mercato, migliorando la situazione finanziaria dell’azienda acquirente.

Infine, la M&A può essere un fattore di crescita per le aziende, poiché l’acquisizione di una società può permettere di espandere il proprio mercato, acquisire nuovi clienti e aumentare la quota di mercato.

Esempi di grandi operazioni di M&A includono l’acquisizione dell’azienda di software EMC da parte di Dell per 67 miliardi di dollari nel 2016, la fusione tra la compagnia aerea American Airlines e US Airways per 11 miliardi di dollari nel 2013 e l’acquisizione della catena di supermercati Whole Foods da parte di Amazon per 13,7 miliardi di dollari nel 2017.

Questi esempi mostrano come la M&A abbia un impatto significativo sulle aziende coinvolte e sul mercato in generale, dimostrando l’importanza e la rilevanza di questa pratica per il mondo degli affari.

Tuttavia, la M&A può anche comportare rischi e sfide per le aziende coinvolte. Ad esempio, l’integrazione di due culture aziendali diverse può essere difficile e richiedere tempo e risorse. Inoltre, l’acquisizione di un’azienda può portare a problemi di gestione e di coordinamento tra le diverse attività aziendali.

Per questo motivo, le aziende devono avere una strategia solida e ben definita per gestire l’intero processo di M&A. Questo processo può essere diviso in diverse fasi, ognuna delle quali richiede attenzione e impegno da parte dell’azienda.

La prima fase della M&A è la pre-negotiation, ovvero la fase in cui le aziende identificano i potenziali obiettivi di acquisizione e iniziano a valutare se l’operazione ha senso. In questa fase, le aziende devono condurre un’analisi approfondita del mercato e delle opportunità di crescita, valutando se l’acquisizione di una società può portare benefici significativi.

La pre-negotiation può richiedere anche la firma di accordi di non divulgazione (NDA, Non-Disclosure Agreement) tra le due parti, per proteggere le informazioni sensibili dell’azienda target e garantire la riservatezza delle discussioni.

La seconda fase della M&A è la due diligence, ovvero la fase in cui l’azienda acquirente esamina dettagliatamente l’azienda target per capire i suoi punti di forza e di debolezza. In questa fase, l’azienda acquirente può richiedere informazioni finanziarie, legali e operative sull’azienda target, per valutare la sua reale situazione e le potenziali problematiche.

La due diligence può essere un processo lungo e complesso, ma è fondamentale per garantire la corretta valutazione dell’azienda target e ridurre i rischi dell’acquisizione.

La terza fase della M&A è la negotiation, ovvero la fase in cui le due aziende negoziano i dettagli dell’operazione, come il prezzo di acquisto e le condizioni di pagamento. In questa fase, l’azienda acquirente può anche richiedere garanzie e protezioni per mitigare i rischi dell’operazione.

La negotiation può essere un processo delicato e complesso, che richiede una buona capacità di negoziazione e una conoscenza approfondita del mercato e delle normative legali.

La quarta fase della M&A è il closing, ovvero la fase in cui l’operazione viene ufficialmente finalizzata. In questa fase, l’azienda acquirente paga il prezzo di acquisto e assume il controllo dell’azienda target.

Il closing può richiedere la firma di accordi legali e la registrazione dell’operazione presso le autorità competenti, per garantire la conformità alle normative di settore.

Infine, la quinta fase della M&A è la post-merger integration, ovvero la fase in cui le due aziende si integrano tra loro. In questa fase, l’azienda acquirente deve gestire l’integrazione delle attività aziendali, delle culture e dei processi, per garantire una transizione fluida e senza problemi.

La post-merger integration può richiedere tempo e risorse, ma è fondamentale per garantire il successo dell’operazione di M&A e l’ottenimento dei benefici attesi.

In conclusione, la M&A è una pratica importante e rilevante per le aziende, che può fornire vantaggi significativi in termini di strategia, finanza e crescita. Tuttavia, la M&A comporta anche rischi e sfide, che devono essere gestiti con una strategia solida e ben definita. Il processo di M&A può essere diviso in diverse fasi, ognuna delle quali richiede attenzione e impegno da parte dell’azienda, per garantire il successo dell’operazione e il raggiungimento dei benefici attesi.

Scegliere INVENETA come advisor per il processo di M&A: esperienza e competenza al tuo servizio

Per le aziende che intendono intraprendere un processo di M&A, può essere utile affidarsi a un advisor esperto per guidare e supportare il processo dall’inizio alla fine. INVENETA è un’azienda che si occupa di attività di advisor per le aziende che intendono intraprendere un processo di M&A.

Grazie alla sua esperienza e competenza, INVENETA è in grado di fornire consulenza personalizzata per ogni fase del processo di M&A, dalla pre-negotiation alla post-merger integration. L’azienda offre servizi di valutazione dell’azienda target, di analisi dei rischi e delle opportunità, di supporto nella negotiation, di assistenza nella pianificazione e gestione dell’integrazione post-merger.

Inoltre, INVENETA offre servizi di due diligence finanziaria e operativa, per garantire una valutazione accurata dell’azienda target e ridurre i rischi dell’operazione. Grazie alla sua competenza e alla sua esperienza, INVENETA è in grado di supportare le aziende in ogni fase del processo, per garantire il successo dell’operazione e il raggiungimento dei benefici attesi.

Affidarsi ad un advisor esperto come INVENETA può quindi essere un’opzione efficace per le aziende che intendono intraprendere un processo di M&A, per gestire i rischi e massimizzare i vantaggi dell’operazione.

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Fondi di investimento privati e l’economia reale: 4 modi per investire nella crescita economica.

I fondi di investimento privati sono veicoli di investimento che raccolgono capitali da investitori privati e istituzionali per investirli in una varietà di attività. Spesso, i fondi di investimento privati sono associati con investimenti finanziari, come le azioni o i bond. Tuttavia, questi fondi possono anche investire nell’economia reale, ovvero in attività che creano beni e servizi e contribuiscono alla crescita economica. In questo articolo, esploreremo come i fondi investono nell’economia reale.

  1. Investimenti in aziende in fase di crescita
    Uno dei modi principali in cui i fondi di investimento privati investono nell’economia reale è attraverso gli investimenti in aziende in fase di crescita. Le aziende in fase di crescita sono spesso alla ricerca di capitali per espandersi e svilupparsi, ma possono incontrare difficoltà nell’accedere ai finanziamenti tradizionali. I fondi di investimento privati forniscono il capitale necessario per far crescere queste aziende, aiutandole a creare posti di lavoro e a contribuire alla crescita economica.

Le aziende in fase di crescita sono spesso attive in settori ad alto potenziale, come la tecnologia, la salute e la sostenibilità. Questi settori offrono opportunità di investimento interessanti per i fondi di investimento privati. Inoltre, i fondi di investimento privati spesso lavorano a stretto contatto con le aziende in cui investono, offrendo supporto e consulenza per aiutarle a crescere e raggiungere il loro pieno potenziale.

  1. Acquisizioni di aziende
    Un altro modo in cui i fondi di investimento privati investono nell’economia reale è attraverso l’acquisizione di aziende. Le acquisizioni di aziende possono essere utilizzate per consolidare un’industria o per creare sinergie tra le aziende a beneficio dei consumatori. In questo modo, i fondi di investimento privati possono aiutare a creare un ambiente imprenditoriale più sano e dinamico, che favorisce la crescita economica.

Le acquisizioni di aziende possono essere particolarmente utili in settori in cui esiste una forte concorrenza. Ad esempio, un fondo di investimento privato potrebbe acquisire più aziende in un determinato settore e consolidarle in un’unica entità, eliminando così la concorrenza e creando un’azienda più forte e più efficiente. Inoltre, le acquisizioni di aziende possono creare nuove opportunità di lavoro e stimolare l’innovazione.

  1. Investimenti in infrastrutture
    Un altro modo in cui i fondi di investimento privati investono nell’economia reale è attraverso gli investimenti in infrastrutture. Questi investimenti sono essenziali per la crescita economica, poiché l’infrastruttura adeguata è necessaria per il funzionamento di un’economia moderna. I fondi di investimento privati investono in infrastrutture come strade, ponti, porti e ferrovie, creando posti di lavoro e aiutando a stimolare la crescita economica.

I fondi di investimento privati spesso investono in progetti infrastrutturali che altrimenti sarebbero difficili da finanziare. Ad esempio, un fondo di investimento privato potrebbe investire in un progetto di costruzione di una nuova autostrada, aiutando a finanziare il progetto e creando posti di lavoro nella fase di costruzione e di gestione. Inoltre, gli investimenti in infrastrutture possono avere un impatto positivo sulla qualità della vita delle persone, migliorando i trasporti e rendendo le città più vivibili.

  1. Investimenti nel settore immobiliare
    Infine, i fondi di investimento privati investono nell’economia reale attraverso gli investimenti nel settore immobiliare. Questi investimenti possono essere utilizzati per costruire nuove abitazioni, uffici e strutture commerciali. In questo modo, i fondi di investimento privati possono aiutare a stimolare la crescita economica in aree che altrimenti potrebbero essere trascurate.

I fondi di investimento privati spesso investono in progetti immobiliari che altrimenti sarebbero difficili da finanziare. Ad esempio, un fondo di investimento privato potrebbe investire in un progetto di costruzione di un nuovo complesso residenziale, aiutando a finanziare il progetto e creando posti di lavoro nella fase di costruzione e di gestione. Inoltre, gli investimenti nel settore immobiliare possono avere un impatto positivo sulla qualità della vita delle persone, fornendo nuove opzioni abitative e migliorando il tessuto urbano.

In conclusione, i fondi di investimento privati non sono solo entità finanziarie speculative che operano nei mercati finanziari. Questi fondi possono svolgere un ruolo importante nell’investimento nell’economia reale, aiutando a creare posti di lavoro e a stimolare la crescita economica. Attraverso gli investimenti in aziende in fase di crescita, acquisizioni di aziende, investimenti in infrastrutture e investimenti nel settore immobiliare, i fondi di investimento privati possono aiutare a creare un ambiente imprenditoriale più sano e dinamico, favorendo la crescita economica a beneficio di tutti.

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